Meticolosamente addestrato, l'uomo può diventare il miglior amico del cane... (Ford)

In ricordo di Buio

martedì 21 dicembre 2010

Possiamo accogliere un cane


Chiediamoci se la nostra situazione sia adatta ad accogliere un cane; questi, infatti, piomba spesso in situazioni inadatte (tempi troppo limitati da dedicargli, famigliari a lui contrari) e due sono le strade possibili: o conquista, come solo lui sa fare, i propri spazi vitali e il cuore di tutti oppure viene rifiutato e abbandonato. La scelta di accogliere un cane dovrebbe essere supportata da una giusta preparazione mentale, da condizioni favorevoli e da sufficienti conoscenze cinofile. Per giusta preparazione mentale intendo: sapere che un cane è impegnativo (anche dal punto di vista economico), che ha bisogno di tanta cura e attenzioni, che cambierà le nostre abitudini legandoci alle sue esigenze (rendendoci un pò meno “liberi”), che non si tratta, insomma, di un gioco ma di qualcosa di molto serio che però, in cambio, ci darà amore, allegria, compagnia, lealtà e tanto tanto altro. Le condizioni favorevoli riguardano soprattutto il tempo che gli si potrà dedicare: la maggiore sofferenza per un cane è infatti rimanere troppo solo ed essere trascurato (ancor più del non poter compiere un adeguato movimento fisico).
Ognuno di noi ha determinate esigenze, possiede un certo carattere, ha nella mente un proprio ideale di cane e spesso vengono adottati esemplari non adatti alla situazione che andranno a vivere, siano essi trovatelli o provenienti dai migliori allevamenti.
Al momento della scelta si dovrebbe tener conto di alcuni punti:
la scelta della razza non deve basarsi sulla moda del momento, anche perché, spesso, le razze di moda non hanno neppure caratteri facili (dal dobermann negli anni ’70, al pit bull oggi, passando per l’husky dieci anni fa).
Purtroppo oggi sono di moda molte razze da guardia e da difesa di grossa taglia che danno molti problemi, fra i quali i più eclatanti sono i morsi inflitti a persone e ad altri cani.
la scelta non deve essere dettata solo da criteri estetici: cani molto carini come i beagle o affascinanti come gli husky nascondono aspetti caratteriali complicati, mentre una razza esteticamente anonima quale il border collie è in assoluto la più portata all’apprendimento.
i cani di piccola taglia danno meno problemi di quelli grandi: in molti luoghi (alberghi, ristoranti e, perché no, case di amici e parenti) sono meglio accettati, hanno meno forza e quindi tirano meno al guinzaglio, sono meno pericolosi in caso di aggressività, sono più semplici da maneggiare.
ogni razza ha particolari caratteristiche che dovrebbero essere in sintonia con la situazione che andranno a vivere; sono, per esempio, sconsigliati un vivacissimo labrador a persone anziane o un pigro bulldog ad un ragazzo dinamico: sarebbe molto meglio il contrario; è necessario informarsi bene (rivolgendosi anche ad esperti) sulle caratteristiche delle varie razze per individuare quella più adatta alla propria situazione.
Per quanto riguarda i meticci, la scelta dovrebbe dipendere da un esame dell’esemplare (compiuto in modo serio e accurato) che ne stabilisca le caratteristiche fisiche e comportamentali; ciò è molto importante nel caso in cui il cucciolo abbia pochi mesi (per non portare a casa un batuffolo che diventa poi un gigante ingestibile) ma è importante anche qualora lo si adotti da adulto (ciò succede soprattutto coi meticci nei canili) per non adottare, senza saperlo, esemplari con seri problemi fisici o caratteriali.
Il problema con il proprio cane che si evidenzia più spesso è la sua eccessiva vivacità e va tenuto presente che gli anziani, i disabili o più semplicemente chi sia un po’ pigro o particolarmente nervoso, dovrebbe scegliere razze caratterizzate da un comportamento calmo.
Praticamente tutti i cani richiedono da parte nostra una certa dose di dinamismo (tirano al guinzaglio, hanno bisogno di almeno due o tre passeggiate al giorno, è importante giocare con loro) e molti lamentano l’incapacità di soddisfare queste esigenze.
Spesso è proprio un problema fisico: ad esempio, chi ha superato una certa età o donne con fisici minuti si ritrovano con cani che sono letteralmente più forti di loro e le passeggiate al guinzaglio diventano veri e propri incubi.
Bisogna sapere che i cuccioli sono impegnativi: sono molto vivaci, vogliono sempre giocare, fanno i bisogni in casa, mangiano e rosicchiano oggetti a più non posso: bisogna avere tantissima pazienza (molto spesso manca) e sapere come comportarsi per non lasciarsi andare a reazioni impulsive che portano a commettere errori educativi.
E’importante sottolineare che con l’educazione non si può stravolgere il carattere di un cane molto vivace: potrà essere in parte calmato ma non reso “una statua” come qualcuno pretenderebbe.

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